Ilaria Salis esulta per la rivolta al Cpr di Torino e scatena polemiche con un post sui social: ecco cosa ha scritto.
Dopo il recente commento sulle “barbarie” in carcere, Ilaria Salis, l’europarlamentare di Alleanza Verdi e Sinistra, ha riacceso il dibattito con un post in cui esulta per una nuova rivolta interna del Cpr di Torino. Una posizione che, come riportato da Il Giornale, ha sollevato forti reazioni sui social.

Ilaria Salis e il post dopo la rivolta al Cpr di Torino
Nel suo intervento, Ilaria Salis non esprime condanna per la violenza e i danni causati all’interno del Cpr di Torino. Ma al contrario sottolinea che il centro era già stato “chiuso grazie alle rivolte dei reclusi“. La parlamentare europea ha scritto: “Tutti i Centri di Permanenza per il Rimpatrio devono essere chiusi. Subito. La notte del 30 aprile, nel CPR di Torino in Corso Brunelleschi – riaperto da poco, dopo essere stato chiuso grazie alle rivolte dei reclusi – è scoppiata una nuova, ennesima rivolta. Ogni rivolta nei CPR è un grido umano contro l’insopportabile: il rifiuto di condizioni degradanti e di una sorte inaccettabile, quella della deportazione“.
L’appello alla disobbedienza: scoppia la polemica
Ma le dichiarazioni più discusse arrivano quando Ilaria Salis invita esplicitamente a disobbedire alla legge. “Di fronte a questa tortura di Stato, non possiamo restare indifferenti. A partire dai giudici, che possono e devono rifiutarsi di convalidare i trattenimenti. A partire dai medici, che hanno il dovere di certificare l’inidoneità al trattenimento in luoghi che minano gravemente la salute fisica e psichica“, ha dichiarato.
Tali parole sono state interpretate come un invito diretto a sabotare il sistema dei Cpr dall’interno, spingendo giudici e medici ad agire al di fuori delle regole. Un’esortazione che, secondo quanto riportato da Il Giornale, avrebbe dovuto rimanere confinata tra “compagni” attraverso passaparola informale, proprio perché al limite della legalità.
Nei commenti pubblicati sotto post su X (ex Twitter), diversi utenti hanno scritto: “Occupiamo le case e restiamo umani” o ancora “Li accolga a casa sua… Ops, non è sua“.
Tutti i Centri di Permanenza per il Rimpatrio devono essere chiusi. Subito.
— Ilaria Salis (@SalisIlaria) May 2, 2025
La notte del 30 aprile, nel CPR di Torino in Corso Brunelleschi – riaperto da poco, dopo essere stato chiuso grazie alle rivolte dei reclusi – è scoppiata una nuova, ennesima rivolta.
Ogni rivolta nei… pic.twitter.com/PY9Y5IQyqS